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ORGANIZZAZIONE DEL VIAGGIO IN NAMIBIA E SUDAFRICA
L’itinerario del viaggio in Namibia e in Sudafrica è stato pensato e preparato diversi mesi prima di partire. Essendo la nostra prima esperienza nell’Africa Australe, abbiamo deciso di viaggiare in tutta tranquillità affidandoci ad un esperta guida locale. Per l’organizzazione, prenotazione e guida ho fatto tutto tramite internet affidandomi al sig. Erich Weilbacher, titolare della E. Safari & Tours, Windhoek, Namibia. Erich mi è stato presentato da un amico che era in Namibia. La professionalità e la passione di Erich per la natura del suo paese e per il suo mestiere è quanto di meglio si possa chiedere per un viaggio indimenticabile.
Automezzo utilizzato per il Viaggio in Namibia e in Sud Africa fino ad Augrabies: Toyota Land Cruiser 4×4 equipaggiata con serbatoio addizionale, 2 ruote di scorta, serbatoio d’acqua, equipaggiamento di pronto soccorso e frigorifero. Guida: Erich Weilbacher (E. Safari & Tours).
Automezzo utilizzato per il viaggio in Sud Africa a partire da Augrabies: furgoncino Volkswagen. Guida: Sabine Rahn (Mosaic Tours and Services).
Organizzazione di tutto l’itinerario del viaggio in Namibia e Sudafrica curata da Erich Weilbacher di E. Safari & Tours, Windhoek, Namibia.
ITINERARIO DEL VIAGGIO IN NAMIBIA
- 8 Agosto Volo Italia-Parigi-Johannesburg-Windhoek
- 9 Agosto WINDHOEK (40 km) Arrivo a Windhoek nella prima mattinata. “City Tour”. Pernottamento a: Klein Windhoek Guesthouse
- 10 Agosto WINDHOEK-SPREETSHOOGTE PASS-SESRIEM-DESERT HOMESTEAD (310 km) Khomas Highlands, Spreetshoogte Pass, Naukluft Mountain, Sesriem Canyon. Pernottamento a: Desert Homestead
- 11 Agosto DESERT HOMESTEAD-SOSSUSVLEI-NAMIB RAND-AUS (340 km) Sossusvlei, Dune 45, Namib Rand, Tirasberge, Aus. Pernottamento a: Klein Aus Vista
- 12 Agosto AUS-KOLMANSKOP-LUDERITZ-AUS (250 km) Aus, Kolmanskop, Lüderitzbucht, Diaz Point, Garub (cavalli selvaggi), Aus. Pernottamento a: Klein Aus Vista
- 13 Agosto AUS-FISH RIVER CANYON (290 km) Aus, Gondwana Cañon Park, Fish River Canyon. Pernottamento a: Canyon Roadhouse
- 14 Agosto FISH RIVER CANYON-KEETMANSHOOP-KGALAGADI TRANSFRONTIER PARK (440km) Fish River Canyon, Naute Dam, Ketmanshoop, Quiver Tree Forest, Giants Playground, Aroab, ingresso in Sud Africa a Rietfontein, Kgalagadi Transfrontier Park. Pernottamento a: Bungalow a 30 km dall’ingresso del parco.
DIARIO DEL VIAGGIO IN NAMIBIA
VIAGGIO IN NAMIBIA: 8 Agosto Sereno
ITALIA-PARIGI-JOHANNESBURG-WINDHOEK
Finalmente siamo in partenza per l’Africa Australe! Il nostro volo per Parigi è partito puntualmente alle ore 16.00 e dopo poco più di un’ora è atterrato all’aeroporto di Charles de Gaulle, dove prenderemo il volo con partenza alle ore 19.40 della compagnia Air France con destinazione Johannesburg.
VIAGGIO IN NAMIBIA: 9 Agosto Sereno
WINDHOEK (40 km)
Arriviamo in Sud Africa alle ore 06.00 del mattino dove ci aspetta un altro aereo, questa volta dell’Air Namibia, per raggiungere finalmente Windhoek, la capitale della Namibia.
Alle ore 08.30 arriviamo a destinazione puntuali, ritiriamo i bagagli in meno di dieci minuti, probabilmente troppo velocemente, perchè una volta usciti dal controllo bagagli, della nostra guida nemmeno l’ombra. Rimaniamo un po’ sconcertati tanto che qualche namibiano se ne accorge e ci consiglia di far chiamare il nostro accompagnatore con l’altoparlante al banco informazioni.
Al banco informazioni una gentile signorina fa l’annuncio e dopo un minuto ecco arrivare di corsa Erich (E. Safari & Tours), un uomo sulla cinquantina, brizzolato, vestito come una guida che si rispetti e che con fare molto cordiale si scusa per il ritardo dovuto ad un camion che aveva ostruito la carreggiata in città, saliamo su un pulmino Volkswagen, carichiamo le nostre valigie ed iniziamo la nostra avventura.
WINDHOEK
Ci dirigiamo verso Windhoek che dista circa 35 chilometri dall’aeroporto e lungo la strada facciamo il nostro primo incontro con degli animali: gli insoliti babbuini (e “pericolosi”, come scopriremo in seguito, visto che rubano il cibo direttamente dalle mani delle persone, senza paura entrano in macchina e spaccano tutto nel cercare il cibo).
Quello che subito ci ha colpiti qui in Namibia è stato il cielo così terso ed azzurro che permette di vedere a centinaia di chilometri di distanza, siamo infatti su un altopiano a circa 1.650 metri d’altezza e delle belle montagne che raggiungono quasi i 2.500 metri circondano la città.
Arriviamo alla Klein Windohek Guesthouse, una sistemazione carina e confortevole dove alloggeremo solo una notte prima di cominciare il vero viaggio. Intanto non ci vogliamo perdere la visita alla città e dopo una breve ma abbondante colazione, verso le 11.30, partiamo con Buddy, il nostro autista per oggi, per la visita di Windhoek.
IN GIRO PER WINDHOEK
È una bella giornata e il clima è molto piacevole: il nostro primo stop lo facciamo dov’è il simbolo della città: la chiesa luterana di Christuskirche, il cui disegno e la cui struttura sono molto bizzarri, edificata nel 1907 è in stile coloniale tedesco. Visitiamo poi il vicino forte tedesco di Alte Feste, all’interno del quale c’è un museo polivalente dedicato alla storia dell’indipendenza della Namibia, ai mobili, ai graffiti rupestri, alla musica e alla ceramica.
Non ci perdiamo la visita al palazzo del Governo (chiamato Tintenpalast e costruito tra il 1910 e il 1913) che visitiamo solo dall’esterno, nelle cui vicinanze si trova un bel giardino verde con fontana e stupendi alberi corallo. Molto caratteristico è il mercato di oggetti in legno costruiti dagli stessi namibiani i quali si dimostrano molto cordiali e nemmeno tanto insistenti nel proporti i loro oggetti. Interessante è stata la visita alla vecchia stazione ferroviaria, del 1912, ancora in funzione, i cui mobili all’interno ti fanno rivivere l’atmosfera di un secolo fa.
Una cosa davvero esagerata è il nuovo palazzo del parlamento un grande insediamento in costruzione con ringhiere in ottone che circondano l’intero edifico al cui interno abbiamo potuto vedere statue di animali in altezza naturale.
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JOE’S BEERHOUSE
Dopo esserci riposati in camera per un paio di ore, alle 19.00 andiamo al Joe’s Beerhouse di Windohek dove abbiamo appuntamento con un nostro amico per la cena, il locale è il più caratteristico della città, arredato in stile molto particolare con strani oggetti, trofei di animali locali fanno mostra di loro alle pareti, c’è perfino un tavolo che ha per sgabelli dei WC! Il locale è rinomato per la selvaggina africana e non vogliamo perderci un piccolo assaggio di ogni tipo di selvaggina, assaggiamo la Zebra, lo Springbok (Gazzella), il Gemsbok (Orice), il Coccodrillo, il Kudu tutte pietanze che non ci hanno deluso.
VIAGGIO IN NAMIBIA: 10 Agosto Sereno
WINDHOEK-SESRIEM-DESERT HOMESTEAD (310 km)
Desert Homestead, ore 17,40.
Ci troviamo nella veranda della nostra camera e la vista sul tramonto africano spazia sulle montagne del Naukluft. Abbiamo davanti ai nostri occhi una distesa di erba gialla, il profilo scuro delle montagne e il rosso, rosa e viola del cielo al tramonto, il tutto in un silenzio rotto solo dal canto dei grilli. È la nostra seconda sera in Africa.
LE MONTAGNE DEL NAUKLUFT
Stamani, dopo una sosta ad un centro commerciale dove abbiamo cambiato un po’ di Euro con i Rand sudafricani (abbiamo preferito cambiare in Rand visto che hanno valore anche qui in Namibia, mentre i dollari Namibiani non hanno corso legale in Sud Africa).
Siamo partiti da Windhoek alle 9 del mattino e ci siamo avventurati nella vera Africa, tra paesaggi di savana alberata con acacie, montagne brulle, alternate ad altopiani ricoperti di erba gialla.
Dopo pochi km dalla città siamo stati fermati ad un posto di controllo da un funzionario della polizia, che ha controllato i documenti della nostra auto e quelli della nostra guida, poi la strada è diventata sterrata, ma sempre in ottime condizioni, ci siamo inoltrati prima lungo la C26, poi per la D1265 e la D1261, quindi abbiamo imboccato la D1275 che sale a quasi 2.000 metri di altezza allo Spreetshoogte Pass.
Il paesaggio che si vede dal passo lascia senza fiato, si domina dall’alto la grande scarpata del deserto del Namib, in lontananza si vede il mare di sabbia del deserto, le montagne con le ombre provocate dalla posizione del Sole sono davvero belle.
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IL DESERTO DEL NAMIB
Iniziamo quindi la discesa verso la pianura sottostante, da entrambi i lati della strada si hanno viste spettacolari, in soli 4 chilometri scendiamo di quasi 1000 m.! Lungo la strada vediamo Struzzi e Babbuini.
Ci fermiamo a Solitaire, dove c’è una stazione di benzina e un bar ristorante, qui pranziamo con un ottimo e abbondante strudel di mele. Poco dopo avvistiamo un branco di Springbok (Gazzelle), sono davvero belle ed eleganti. Costeggiamo le stupende Montagne del Naukluft, in un paesaggio di rara bellezza. Giungiamo a Sesriem, dove la nostra guida, Eric, acquista i biglietti per l’indomani per la visita di Sossusvlei.
SESRIEM CANYON
Visitiamo il Sesriem Canyon, un piccolo canyon scavato dal fiume Tsauchab che poi va ad impantanarsi a Sossusvlei, il fiume è secco come nella gran parte dell’anno, per cui possiamo passeggiare all’interno del canyon dove sulle rocce delle pareti si vedono chiaramente l’alternarsi di periodi umidi e secchi durante le varie ere geologiche. Davvero una bella ed interessante giornata!
Il posto dove dormiamo, la Desert Homestead è davvero bello, ci troviamo in uno scenario suggestivo. Domani abbiamo la sveglia molto presto, alle 4,45 per vedere le dune di Sossusvlei poco dopo l’alba, speriamo in un altra bella giornata!
VIAGGIO IN NAMIBIA: 11 Agosto Sereno
DESERT HOMESTEAD-SOSSUSVLEI-AUS (500 km)
Stamani sveglia alle 4,45 e partenza per visitare le dune di Sossusvlei. Giungiamo all’ingresso del parco poco prima dell’alba e i cancelli non sono ancora aperti (il parco infatti apre dall’alba al tramonto) aspettiamo un po’ e poi entriamo. Dopo pochi chilometri scorgiamo le prime dune rosse e anche alcuni animali (Gemsbok (Orici), Struzzi, Springbok (Gazzelle)). Le dune sono veramente belle e all’alba con il Sole ancora basso hanno delle ombreggiature e dei contrasti di luce favolosi.
SOSSUSVLEI
Arriviamo in fondo alla strada (finita di asfaltare negli ultimi mesi) e percorriamo gli ultimi chilometri di sterrato fino ad arrivare a Sossusvlei. Questo è il punto dove le dune di sabbia sbarrano il passo all’acqua del fiume Tsauchab.
Dal punto di vista delle precipitazioni quest’anno è stata un annata davvero eccezionale. Infatti l’acqua del fiume ha raggiunto senza problemi Sossusvlei e anche oggi, dopo diversi mesi dalla stagione delle piogge, laghetti d’acqua e macchie di verde, sono presenti in mezzo al deserto rosso. Saliamo su una duna, l’impresa è abbastanza faticosa ma il panorama che si ammira è davvero fantastico, intorno a noi è un mare di dune rosso-arancio di tutte le forme e dimensioni. Alcune dune sono davvero enormi come colline, poi ci sono i laghetti d’acqua circondati dal un verde intenso degli arbusti, una scenario surreale.
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DUNE 45
Torniamo indietro lungo la strada asfaltata e ci fermiamo in diversi punti poi visitiamo la famosa Dune 45, una duna enorme in un paesaggio che è il sogno di ogni fotografo. Ci sono alberi secchi a cui fanno da sfondo le immense dune rosso-arancio del Deserto del Namib, e quest’anno grazie alle intense piogge c’è anche un manto di erba gialla che copre tutta la pianura sottostante le dune. Il contrasto dei colori crea scenari superlativi: l’azzurro intenso del cielo, il rosso-arancio delle dune, il giallo dell’erba. Su di un lato di alcune dune sono poi cresciuti dei ciuffi d’erba verdi, questo è dovuto all’effetto dell’umidità che arriva dall’Oceano Atlantico.
Partiamo quindi per Aus, dopo una sosta alla Desert Homestead per recuperare la colazione, percorriamo la strada D845 (in questa zona si vedono degli strani cerchi nel terreno, di qualche metro di diametro, dove non nasce l’erba, sembrano che siano dovuti forse al magnetismo terrestre) e la C27 entriamo quindi nella Namib Rand Nature Reserve, la più grande area protetta privata d’Africa, qui avvistiamo in lontananza le Zebre di Hartmann, gli Springbok, gli Struzzi e i Gemsbok.
IL NAMIB RAND
Il paesaggio che attraversiamo è stupendo (con il senno di poi secondo me il più bello che abbiamo visto in Namibia assieme a quello che vedremo lo stesso giorno lungo la D707), scure montagne rocciose, erba gialla che ricopre sia le montagne che la pianura, savana con radi alberi: è un paesaggio preistorico.
Dopo una sosta lungo la strada per il pranzo a sacco deviamo per la strada D707, anche qui i paesaggi sono indescrivibili, a volte appaiano le dune rosse del Namib, poi il mare d’erba gialla, poi un tratto bianco che sono le spore dell’erba che sembra neve, infine i picchi delle montagne dei Monti Tiras che arrivano quasi a 2.000 metri completano lo scenario. Lungo la strada ammiriamo anche un bell’esemplare di Kokerboom (Albero Faretra). Giungiamo quindi ad Aus dove alloggeremo per due notti alla Klein Aus Vista, un ottimo locale con belle e spaziose camere e con vista su stupendi tramonti africani.
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VIAGGIO IN NAMIBIA: 12 Agosto Sereno
AUS-KOLMANSKOP-LUDERITZ-AUS (250 km)
Stamani sveglia alle 6,45, puntiamo verso l’Oceano Atlantico e la città di Luderitz. Lungo la strada il deserto lascia il posto al deserto di sabbia rosa/gialla, dopo poco più di un ora arriviamo a Kolmanskop, una vecchia (dei primi del ‘900) città mineraria fantasma. La città si sviluppò grazie alla scoperta dei diamanti, ebbe un periodo molto florido, artisti di teatro venivano ingaggiati dall’Europa per fare spettacoli nel teatro locale. La città contava allora tra i 2.000 e i 3.000 abitanti ed aveva un ospedale da 250 posti letto. Poi furono trovati diamanti più a sud e Kolmanskop fu abbandonata. Oggi restano avanzi di case sepolte e invase dalla sabbia, il teatro, resti della linea ferroviaria che mossa da muli fungeva da rete tramviaria, la visita è interessante.
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LUDERITZ
Altri 10 chilometri e giungiamo sull’Oceano Atlantico a Luderitz, il primo insediamento tedesco in Namibia. Una cittadina davvero singolare, sembra un paese tedesco catapultato nel deserto con il freddo Oceano Atlantico che fa da contorno.
Interessante la chiesa luterana sulla collina (che da piccolo avevo visto sul mio libro di geografia e che mi aveva fatto fantasticare su Luderitz). La città ha anche belle case ed edifici pubblici coloniali in stile tedesco, si trova in una bella baia. Qui ultimamente è in forte ascesa l’industria della pesca, grazie sembra ad investimenti spagnoli. Pranziamo all’Eagle Nest Hotel, situato in bella posizione sul mare.
Tentiamo quindi di raggiungere Diaz Point, dove sbarcò Bartolomeo Diaz nel 1487, e dove a ricordo del suo sbarco vi pose un padrão, un monumento in pietra con scolpito il simbolo del Portogallo. A causa delle piogge la zona è invasa delle acque, dopo un primo guado che attraversiamo quasi senza problemi, a parte il fatto di aver lasciato un finestrino aperto dal quale l’acqua è entrata schizzandoci tutti, arriviamo a poche centinaia di metri da Diaz Point, ma qui un lago d’acqua ci sbarra la strada e ci impedisce di raggiungere la nostra meta.
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I CAVALLI SELVAGGI DI AUS
Sulla via del ritorno abbiamo ammirato diverse specie di piante e fiori cresciute grazie alle piogge sorprendenti di quest’anno, secondo quanto ci ha raccontato la nostra guida erano più di 40 anni che non si verificavano precipitazioni così intense.
A pochi chilometri da Aus ci fermiamo a vedere i famosi cavalli selvaggi. Davvero un bello spettacolo, centinaia di cavalli (forse 200) che pascolavano liberi in una vallata di erba gialla. Sembra che i cavalli siano stati lasciati qui durante la prima guerra mondiale dalle truppe tedesche in ritirata e che siano riusciti ad ambientarsi in questo difficile clima desertico.
VIAGGIO IN NAMIBIA: 13 Agosto Sereno
AUS-FISH RIVER CANYON (300 km)
Oggi partiamo da Aus, dove abbiamo trascorso due giorni, attorno alle 9 del mattino. Percorriamo immense e monotone distese di territorio ondulato con all’orizzonte montagne piatte simili a quelle dell’Arizona. La nostra meta è il Fish River Canyon, lungo la strada poco prima di arrivare al nostro nuovo alloggio (la Canyon Roadhause), abbiamo visto molto da vicino 4 Zebre di Hartmann, che si sono per un attimo fermate ad osservarci per poi partire al galoppo.
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Verso mezzogiorno, l’ora migliore per osservare illuminato anche il fondo del canyon, siamo arrivati al punto panoramico sul canyon. La bellezza del paesaggio lascia senza fiato, è un immenso burrone che si è formato in 8 milioni di anni grazie alla forza tettonica che formò una spaccatura nel terreno e poi grazie all’opera di scavo del Fish River. Il fiume ha ancora acqua e si vede chiaramente dal belvedere il nastro di acqua che riflette i raggi del Sole.
IL FISH RIVER CANYON
Il Fish River Canyon è simile al Grand Canyon dell’Arizona, ma ha colori diversi. Sostiamo in un punto panoramico da dove vediamo in basso l’ansa del fiume che scorre tra le pareti rocciose del canyon, grazie alle recenti piogge parte delle pareti del canyon sono ricoperte d’erba gialla. Vediamo l’immensità di questo capolavoro della natura da due punti di vista molto belli.
Giusta è stata la scelta della nostra guida Eric di arrivare attorno a mezzogiorno per vedere il canyon completamente illuminato. Facciamo un veloce spuntino sul bordo del canyon e poi Eric ci illustra la vegetazione del luogo, osserviamo diverse piante e fiori, tra cui la velenosissima euforbia, molto simile nella forma ad un cactus.
Dopo pranzo andiamo nel nostro prossimo albergo, la Canyon Roadhouse, un bel posto molto caratteristico, con vecchie macchine d’epoca. Dopo un breve riposino, alle 15,30 partiamo nuovamente alla volta del canyon, vediamo Springbok, babbuini e struzzi e sostiamo ad altri punti panoramici ammirando il mutare della luce sulle pareti del canyon, rimaniamo fino al tramonto. Davvero un’esperienza entusiasmante!
VIAGGIO IN NAMIBIA: 14 Agosto Sereno
FISH RIVER CANYON-KEETMANSHOOP-SUD AFRICA (430 km)
Oggi partiamo alle 7,30, la nostra prossima meta è il deserto del Kalahari in Sud Africa. Lungo il percorso sostiamo alla diga sul fiume Lowen, dove hanno impiantato una coltivazione sperimentale di viti e datteri. Ci fermiamo a fare provviste a Keetmanshoop, cittadina fondata nel 1860 come missione della Rhenish Mission Society, per convertire la popolazione dei Nama. A Keetmanshoop osserviamo la popolazione namibiana che girovaga per le strade, interessanti sono alcuni costumi che hanno le donne con il caratteristico copricapo annodato sul davanti.
LA QUIVER TREE FOREST
A pochi chilometri di distanza visitiamo la Quiver Tree Forest e il Giants Playground, due attrazioni naturali. La prima una foresta di alberi di Kokerboom. Il secondo un luogo desolato fatto di enormi massi di pietre che sembrano essere stati messi li da giganti durante i loro giochi.
Proseguiamo per Aroab e giungiamo al posto di frontiera con il Sud Africa di Rietfontein. Salutiamo a malincuore la Namibia e ci inoltriamo in Sud Africa. La strada che percorriamo è in costruzione, si notano lungo la strada alcune casupole dove abitano i San (Boscimani). Il Sud Africa ad un primo impatto, ancora da verificare nei prossimi giorni, sembra un paese più sporco e tenuto peggio della Namibia (di questo comunque, nei giorni successivi non ne abbiamo avuto conferma, era probabilmente solo la situazione di quell’angolo sperduto del paese).
Stasera dobbiamo alloggiare nel bush in una casetta tutta per noi, facciamo una grigliata di agnello e salsiccie cotte alla brace. Dovevamo pernottare per tre notti nel Lodge di Twee Rivieren del Parco del Kalagadi, ma per questa notte non abbiamo trovato una camera libera. Proveremo domani di prima mattina a trovare un posto nel Lodge per le prossime due notti che trascorreremo nel parco.
Il viaggio continua in SUD AFRICA >>>>
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