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Siracusa durante l’epoca greca è stata la più importante città della Sicilia e una delle maggiori del mondo antico. L’isola di Ortigia fu il primo insediamento abitato dell’antica Siracusa fondata nell’VIII secolo a.C. dai Corinzi. Nel 485 a.C., la città fu conquistata da Gelone, tiranno di Gela che sconfisse i Cartaginesi. La città cominciò ad espandersi aumentando considerevolmente il numero degli abitanti. Nel 405 a.C. Dionisio I allontanò la popolazione dall’isola di Ortigia e la destinò esclusivamente a scopi militari, e cinse di imponenti mura tutto il resto della città. Il lavoro di Dionisio I può essere tuttora visto con una visita ai resti del Castello Eurialo (da cui conviene iniziare la visita della città).
Nel 212 a.C., dopo due anni d’assedio, Siracusa cadde sotto la dominazione romana che durò sino al 476 d.C.. Seguirono varie dominazioni e dal 663 al 668 Siracusa divenne anche capitale dell’Impero Romano d’Oriente. Nell’878 la città fu saccheggiata dagli Arabi. I Normanni occuparono la città nel 1105 e Federico II di Svevia, nel XIII secolo, fortificò l’isola di Ortigia con il Castello di Maniace. Nel XVI secolo, Carlo V, ingrandì e fortificò ulteriormente la città ma, nel 1693 un violento terremoto distrusse completamente il centro storico che venne ricostruito con edifici in stile Barocco.
Nel 2005 l’UNESCO ha inserito la città di Siracusa assieme alla Necropoli di Pantalica, nella lista dei luoghi patrimonio mondiale dell’umanità. I monumenti e siti archeologici di Siracusa sono tra i più straordinari esempi di creazione architettonica ed abbracciano l’arte greca, romana e barocca. L’isola di Ortigia è il centro storico della città e racchiude al suo interno testimonianze di tutte le civiltà che hanno caratterizzato la storia della Sicilia, dalla Greca, alla Romana, alla Bizantina, alla Normanna per finire all’epoca barocca.
Il nostro itinerario inizia da Porta Marina, una delle porte della cinta muraria spagnola, da qui parte il famoso passeggio Adorno e la passeggiata alberata, che costeggiando il Porto Grande portano alla Fonte Aretusa, una fonte antichissima, nella cui vasca oggi crescono i papiri. Proseguendo lungo il Lungomare si raggiunge il Castello Maniace, fortezza edificata da Federico II di Svevia nel 1239 e posto sulla punta meridionale dell’isola di Ortigia. Tornando indietro possiamo fermarci alla Galleria Regionale, sita all’interno del duecentesco Palazzo Bellomo e che racchiude opere come l’Annunciazione di Antonello da Messina e il Seppellimento di Santa Lucia del Caravaggio.
Dalla Fonte Aretusa si raggiunge quindi la piazza del Duomo dove si affacciano interessanti edifici quali il barocco Palazzo Beneventano, la chiesa di Santa Lucia alla Badia, il Duomo, il Palazzo Vescovile e il Municipio. Tra tutti, il Duomo merita una visita più approfondita, la sua facciata barocca (1725-1753) racchiude all’interno stili che vanno dall’originario tempio di Atena, del quale sono ancora visibili 24 colonne doriche inglobate nelle mura del Duomo, alle arcate bizantine, ai mosaici normanni. Da piazza Duomo è consigliabile raggiungere via Maestranza fino al Belvedere San Giacomo e poi addentrarsi nei vicoli del cosiddetto quartiere arabo fino a ruderi del Tempio di Apollo (inizio VI secolo a.C.). Per quanto riguarda l’architettura moderna spicca il Santuario della Madonna della Lacrime, eretto a ricordo della miracolosa lacrimazione di una effige in gesso della Vergine Maria nel 1953. Di estremo interesse è la visita all’area archeologica della città di Siracusa – Parco archeologico della Neapolis – e del Castello Eurialo.
INFORMAZIONI PRATICHE: Siracusa si trova 60 Km a sud di Catania da cui si raggiunge attraverso l’Autostrada A18.