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Sardegna: l’isola con il mare più bello d’Italia

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La Sardegna è la seconda isola più grande (24.090 kmq) del Mar Mediterraneo dopo la Sicilia. Si trova tra l’Italia, la Spagna, e la Tunisia, a sud della Corsica. La popolazione dell’isola è di circa 1.650.000 abitanti.

La Sardegna con circa 1.900 chilometri di costa, è una delle mete balneari più famose e popolari degli amanti del mare. L’isola è particolarmente famosa per il suo splendido mare e le sue spiagge. Le coste sono frastagliate e rocciose, intervallate da meravigliose spiagge di sabbia finissima e innumerevoli insenature.

Le coste della Sardegna sono un susseguirsi di spiagge di sabbia bianca si alternano a zone rocciose sempre lambite da un mare cristallino che non ha nulla da invidiare ai mari tropicali. Il turismo è una delle attività economiche più importanti dell’isola.

La Sardegna è interessante anche per la sua storia, le sue tradizioni e la sua cucina. Ci sono resti archeologici di epoca nuragica, fenicia e romana, chiese romaniche, castelli e torri di controllo lungo la sua costa.

COSA VEDERE: LE ATTRAZIONI PRINCIPALI DELLA SARDEGNA

Il turista che visita la Sardegna ha molte cose da ammirare: meravigliose spiagge, acque limpide, antiche città fortezza, rovine preistoriche e località turistiche. La costa della Sardegna è sublime, le spiagge sono l’attrazione principale e più evidente della Sardegna. Mentre l’interno dell’isola è montuoso ed è eccellente per il trekking e le visite turistiche.

UNA CIVILTÁ MISTERIOSA

Resti molto antichi e caratteristici delle epoche preistoriche e protostoriche sono i megaliti chiamati “Tombe dei Giganti” visibili ad Arzachena (Li Lolghi e Lu Coddhu Ecchju) e a Dorgali (S’Ena e Thomes), i “domus dejanas” (case delle streghe), le tombe scavate nella roccia come quelle di Corongiu, Sant’Andrea Priu e Filigosa, e i famosi “nuraghi”.

Sull’isola si trovano delle famose e misteriose costruzioni preistoriche chiamate nuraghi, che probabilmente dovevano essere antichi villaggi fortificati. Ci sono oltre 7.000 strutture di questo tipo in tutta la Sardegna. I più interessanti sono quelli di Barumini (Su Nuraxi di Barumini, un sito del Patrimonio mondiale dell’UNESCO dal 1997), di Abbasanta (Nuraghe Losa), di Dorgali (Serra Orrios), di Torralba (Nuraghe Santu Antine) e di Orroli (Nuraghe Arrubiu).

Resti fenici e romani sono venuti alla luce a Tharros, Nora, Carbonia (Monte Sirai), Sant’Antioco (Sulci), Cuglieri (Cornus), Fluminimaggiore (Tempio di Antas), Bolotana (fortezza punica di Mularza Noa o Pabude) e Genoni (Monte Sant’Antine). Ci sono resti romani a Porto Torres (città romana, ponte romano), a Fertilia (ponte romano), a Porto Conte (Villa Romana), a Fordongianus (la città romana di Forum Traiani) e a Cagliari (Anfiteatro romano, Villa di Tigellio, Necropoli di Tuvixeddu).

Il periodo paleocristiano è rappresentato dalla chiesa di San Giovanni di Sinis (VI secolo). A partire dall’XI secolo apparvero i Giudicati Sardi, fu questo anche un periodo di ascesa della cultura, della religione e dell’arte sarda. Come mostrano le magnifiche chiese romaniche costruite a partire dal X secolo con i loro dipinti e la splendida architettura.

UNA SERIE DI CHIESE IN STILI TIPICI DELL’ISOLA

A partire dal X secolo e nei successivi 200 anni, circa 70 chiese furono costruite in tutta l’isola, la maggior parte di queste furono edificate in campagna lontano dai centri urbani. Gli edifici religiosi più interessanti sono quelli della chiesa di Santa Trinità di Saccargia,  o di quelle di San Gavino a Porto Torres, Nostra Signora di Tergu, Santa Maria a Ardara, la cattedrale di Santa Giusta a Santa Giusta, Santa Maria a Trattalias, Sant’Antioco di Bisarcio, San Pietro a Sorres, San Pietro a Zuri, Santa Maria a Uta, San Simplicio a Olbia e San Lorenzo a Silanus.

L’isola contiene numerose zone turistiche straordinarie, tra cui la Costa Smeralda, l’Arcipelago della Maddalena, l’area del Golfo di Orosei e del Gennargentu, la Costa Rei, il Sinis, l’isola dell’Asinara, e la Costa Verde.

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