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L’isola di Mauritius è uno dei paradisi tropicali dell’Oceano Indiano ricca di attrazioni turistiche. L’isola è conosciuta per attrazioni come il suo mare e la sue spiagge. Ma Mauritius offre al turista molto di più, la sua popolazione, ricca di lingue, culture e religioni, che convivono tranquillamente assieme da secoli è uno degli aspetti più belli del paese.
Le attrazioni turistiche di Mauritius sono soprattutto legate alla natura. La natura florida e ricca di bellezze, con le caratteristiche vette montuose e piantagioni di tè nel sud dell’isola. Le immense piantagioni di canna da zucchero che coprono il resto del territorio. Alcuni laghi vulcanici, meravigliose cascate, gole di fiumi, giardini botanici e interessanti resti storici sono altri degli aspetti che rendono la visita di Mauritius non solo un soggiorno balneare, ma permettono di scoprire i vari aspetti interessanti dell’isola.
LA PARTE MERIDIONALE DELL’ISOLA
La parte sud dell’isola è la parte più bella. Qui ci sono cascate, montagne, piantagioni di tè, anfratti e spiagge bellissime. In quest’area si trovano le Rochester Falls. Sono delle cascate raggiungibili da una strada che attraversa una piantagione di zucchero che è aperta ai visitatori. L’acqua del fiume Savanne cade, da un’altezza di circa 10 metri, su spettacolari formazioni di roccia lavica basaltica in colonne verticali.
All’estremità sud dell’isola si trova la scogliera di Souillac. Souillac è una località balneare sulla frastagliata costa sud. Il fascino di Souillac risiede nel suo scenario, le alte scogliere che qui cadono bruscamente verso il mare e il vento frizzante dell’Oceano Indiano che soffia tutto l’anno. All’estremità meridionale del paese è Gris-Gris, un belvedere sulla scogliera.
LE PIANTAGIONI DI TÈ
Negli altopiani meridionali dell’isola parte del terreno è coltivato con piantagioni di Tè. Oggi le piantagioni di tè a Mauritius coprono una superficie di circa 760 ettari. Il tè è prodotto principalmente per il consumo locale e molto poco ne viene esportato. La pianta del tè fu introdotta a Mauritius nel 1760 dal prete francese Padre Galloys. Successivamente, a partire dal 1770 Pierre Poivre iniziò a coltivarla in modo intensivo.
Le Gole del fiume Nero (Black River Gorges) sono degli spettacolari precipizi che sono visibili da tre punti panoramici situati a Plaine Champagne. Da qui sono visibili anche le cime delle montagne di Rempart e di Corps de Garde.
Le Cascate di Chamarel sono formate dal fiume St. Denis. Queste cascate hanno un altezza di circa 83 metri, esse sono circondate dalla lussurreggiante vegetazione delle Black River Mountains.
Le terre colorate di Chamarel sono tra le più conosciute attrazioni turistiche di Mauritius. Questo terreno colorato è dovuto all’erosione degli agenti atmosferici che hanno messo in luce il terreno sottostante. La superficie del terreno ha colorazioni di blu, verde, rosso e giallo. L’alba è il momento migliore per vedere le terre colorate.
Il Parco degli uccelli di Casela (Casela Bird Park) è un parco con oltre 10 ettari di terreno e contiene più di 140 specie di uccelli, pari a un totale di 2.500 uccelli.
LA PARTE SETTENTRIONALE DELL’ISOLA
Ile Aux Cerfs: L’isola dei Cervi (Ile Aux Cerfs) si trova lungo la costa orientale di Mauritius, ed è conosciuta per le sue belle spiagge di sabbia corallina. L’isola non è grande in circa 3 ore è possibile fare il giro dell’isola a piedi. L’isola si raggiunge in circa 20 minuti di barca, vi sono servizi regolari ogni mezz’ora.
Giardini botanici di Pamplemousses. Questi sono i più importanti giardini botanici di Mauritius. Fondati nel XVIII secolo ospitano migliaia di specie di piante indigene ed esotiche, tra cui la Victoria Regia, ninfee e molte specie di palme.
Port Louis è la capitale e il porto principale di Mauritius. La città fu fondata dal governatore francese Mahé de La Bourdonnais, nel 1735. La città ha un interesante mercato e alcuni musei da vedere. I due più interessanti sono il Museo di Storia Naturale e il Blue Penny Museum, un museo sulla storia dell’isola dove si trovano antiche mappe, francobolli rari, dipinti e stampe. Nel museo di Storia Naturale molto interessante è la sezione dedicata al Dodo, l’uccello tipico dell’isola estinto nel seicento.
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