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<—- DA MOAB AL BRYCE CANYON
8° giorno: Bryce Canyon National Park
8 maggio, sereno ma ventoso
La sveglia stamani è stata alle 6,30! Che sonno! Andiamo a fare colazione alle 7 e poi con la macchina ci portiamo al Sunset Point per iniziare il nostro trekking all’interno del Bryce Canyon, faremo il Navajo Loop Trail e il Queen’s Gardens Trail. Finalmente è uscito il Sole, la giornata è stupenda.
Discendiamo dentro il canyon ed è come essere nel paese delle meraviglie: la prima cosa che vediamo sono le enormi pareti arancioni e gli alti alberi, vista l’ora siamo soli lungo il sentiero, rimaniamo a bocca aperta nel vedere un leprotto che non ha paura di noi quando ci vede e poi ci sono molte specie di scoiattoli.
Le guglie del Bryce viste da vicino e dal basso verso l’alto sono davvero fantastiche. Spicca il contrasto tra il colore arancio-bianco delle rocce e il blu-azzurro del cielo. Sembrano i castelli di sabbia che si fanno da piccoli sulla spiaggia con la sabbia umida! Sono davvero felice di aver fatto questo percorso, perché tante cose dai punti panoramici non le puoi nemmeno immaginare. Il sentiero percorso è piuttosto facile e si compie in 2-3 ore.
Dopo il sentiero facciamo una pausa al Visitor Center ,dove andiamo per farci dare informazioni sulla prossima tappa che intendiamo affrontare. Il Grosvenor Arch, un arco naturale situato fuori dal parco.
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Il Grosvenor Arch
L’arco che vogliamo visitare è un arco doppio molto scenico, ma che ha un piccolo particolare negativo: si trova in una zona isolata e per raggiungerlo è necessario fare circa 11 miglia di strada sterrata con un guado di un fiumiciattolo (per fortuna in secca). Per raggiungere l’arco sono necessari circa 30 minuti (1 ora a/r) attraverso il paesaggio del Kodachrome Basin e allevamenti di mucche.
Sulla strada del ritorno dal Grosvenor Arch visitiamo il Kodachrome Basin, che però non è un gran che, dopo quello che abbiamo visto negli ultimi giorni. Comunque se lo avessimo in Italia sarebbe uno spettacolo anche questo, anche se noi in Italia abbiamo molte altre cose meritevoli di un viaggio.
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La bellezza dei parchi americani è la loro organizzazione anche in posti isolati e poco frequentati come il Grosvenor Arch. Infatti anche li abbiamo trovato una toilette (molto spartana ma c’era) una piccola cabina 1m x 1 m con bidone e coperchi, poi c’era una griglia dove poter cuocere la carne, dei tavoli e delle panche.
Altra cosa strana dell’America è che su ogni strada ogni poche miglia appaiono dei cartelli in cui si dice che quel pezzo di strada è stata adottata per la pulizia (dagli scout, da un associazione o da dei cittadini ecc.). Da quello che abbiamo capito sono loro che si occupano della pulizia di quel tratto di strada.
Notte: Best Western Ruby’s Inn, Bryce Canyon
DAL BRYCE CANYON A LAS VEGAS —->
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