Evora (41 000 abitanti), una delle città storiche del Portogallo, è per la bellezza del suo centro storico, una vera e propria città museo, che conserva un antico tempio romano, una cattedrale medievale, un importante ed antica università, una trentina di conventi, numerose chiese, un acquedotto cinquecentesco, una biblioteca storica, una posada in un antico monastero, un castello ed è, in parte, ancora oggi, circondata dalle mura medievali.
Grazie a tutto ciò, il centro storico di Evora, è entrato a far parte dal 1986 della ristretta cerchia dei luoghi dichiarati dall’UNESCO patrimonio mondiale dell’umanità.
Evora è una città di fondazione romana con il nome di Ebora Liberalitas Julia, conquistata dagli Arabi all’inizio dell’VIII secolo che ne rimasero padroni fino al XII secolo, l’antica capitale dell’Alentejo, divenne residenza reale e fu la seconda città del Portogallo tra il XV e il XVI secolo, periodo di massimo splendore del paese, che dominava con la sua flotta i commerci con l’Oriente.
EVORA COSA VISITARE
Evora, è ricca di edifici di ogni periodo storico, le tre costruzioni più importanti sono senza dubbio la cattedrale, l’università, e il convento e chiesa di São João Evangelista, oggi in parte trasformati in pousada storica.
Ma il simbolo della città è l’antico tempio romano, chiamato di Diana, ma più probabilmente dedicato all’imperatore Augusto, risalente al I secolo d.C., che si trova al centro della piazza do Conde de Vila-Flor, dove si affacciano alcuni degli edifici principali della città, come la Cattedrale (Sé de Évora), il Tribunale dell’Inquisizione (Paço Vasco da Gama), la Chiesa e Convento dos Lóios, la Biblioteca Pubblica e il Museo di Évora.
La chiesa di São João Evangelista fu costruita, alla fine del XV secolo, dal nobile Rodrigo Afonso de Melo, conte di Olivença e governatore di Tangeri in Marocco, come memoriale e suo luogo di sepoltura, l’edificio, in stile manuelino, ad un unica navata è coperto da una volta a vela, le pareti sono decorate da azulejos del XVIII secolo, il pavimento è coperto da pietre tombali, la cappella maggiore a pianta poligonale ha pareti rivestite di azulejos dei secoli XVII e XVIII.
L’annesso convento di São João Evangelista, anch’esso della fine del XV secolo, fu affidato all’ordine dei Lóios (Congregação dos Lóios, Canonici Regolari di San Giovanni Evangelista), l’edificio è a pianta rettangolare e si sviluppa attorno ad un chiostro a due piani, il piano inferiore in stile manuelino e quello superiore rinascimentale.
Il convento, oggi una pousada storica, presenta un refettorio, oggi la sala da pranzo della pousada, con una volta gotica e un pulpito, mentre la sala capitolare ha un magnifico portale in stile manuelino.
Il Palazzo Vasco da Gama (Paço Vasco da Gama), antica sede del Tribunale dell’Inquisizione di Evora, risale al XVII secolo, e si trova dove era la casa di Vasco da Gama della quale restano solo alcune tracce. Il Palazzo Cadaval e il Palazzo dos Condes de Basto sono altri due edifici storici dell’area.
A breve distanza dalla Pousada è la Cattedrale de Nossa Senhora da Assunção (Sé Catedral), fu costruita tra il XII e il XIII secolo in stile misto tra il romanico e il gotico, l’abside fu aggiunta nel XIII secolo, mentre il transetto meridionale, il chiostro gotico e le statue degli apostoli del portico furono costruite nel XIV secolo, la cappella maggiore fu ricostruita in esuberante stile barocco nel XVIII secolo. La facciata della cattedrale è fiancheggiata da due torri medievali, l’interno è a tre navate, nella navata centrale si trovano l’altare barocco in marmo policromo de Nossa Senhora do Anjo, un pulpito in marmo e un organo rinascimentali. Il transetto è arricchito dalle cappelle de São Lourenço, do Santo Cristo, das Relíquias e do Santíssimo Sacramento, nella parte superiore del transetto è il bel portale rinascimentale della cappella dos Morgados do Esporão, opera di Nicolau Chanteréne.
Accanto alla cattedrale di Evora è il Tesoro e il Museo di Arte Sacra, installato nell’antico edificio seicentesco del Colégio dos Moços do Coro da Sé assieme alla Biblioteca Pubblica (Biblioteca Pública), fondata nel 1805. Altro edificio da visitare vicino alla cattedrale è il Museo di Évora (Museu de Évora), situato all’interno del palazzo arcivescovile, e che raccoglie un collezione archeologica, sculture medievali e rinascimentali, dipinti di artisti portoghesi e fiamminghi dei secoli XVI e XVII, l’opera più importante è il Polittico della Vergine, capolavoro fiammingo dell’inizio del XVI secolo.
Il palazzo dove ha sede l’Università di Evora fu costruito nel 1551 per volere del cardinale Infante Henrique divenuto poi re di Portogallo, gestito dai Gesuiti prima come collegio (Colégio do Espírito Santo) e poi come università, fu chiuso nel 1759 dal marchese di Pombal che scacciò i Gesuiti dal Portogallo. Divenuto prima una casa per i poveri e poi una scuola, solo nel 1973 ritornò ad ospitare l’Università. Il chiostro (Claustro dos Estudos), un misto tra lo stile rinascimentale italiano e quello barocco è l’ingresso ad uno degli edifici più belli del Portogallo, le aule hanno le pareti decorate con azulejos del XVIII secolo, la grande sala della lauree (Sala dos Actos) ha una facciata barocca ed è rivestita da azulejos policromi, il refettorio ha decorazioni in azulejos del XVI secolo.
Altro angolo urbano di Evora degno di interesse è la Piazza do Giraldo, centro pedonale della città, caratterizzata da una fontana del cinquecento, è circondata da portici e palazzi storici, l’edificio più interessante che si affaccia sulla piazza è la chiesa rinascimentale di Santo Antão.
Esempio di architettura di stile gotico-manuelino è la chiesa reeale di São Francisco, costruita tra il 1480 e il 1510, al suo interno è la particolare Capela dos Ossos, una curiosa cappella costruita nei secoli XVI e XVII, le cui pareti sono rivestite da ossa umane, che stanno ad indicare, nell’intento dei costruttori la brevità della vita umana. Nella stessa piazza si trova anche quanto resta del Palácio de Dom Manuel, l’antico palazzo reale di Evora, distrutto in gran pare alla fine del XIX secolo, oggi resta solo la cosiddetta Galeria das Damas, in stile manuelino, con tracce rinascimentali.
Altri edifici sparsi per il centro storico di Evora meritano una visita, tra questi, i conventi do Carmo, do Calvário, de Santa Clara, e da Graça, le chiese della Misericordia, das Mercês. Lungo la rua do Cano sono le arcate dell’acquedotto cinquecentesco (Aqueduto da Água da Prata) che proseguono anche fuori dalle mura, e che in origine era lungo 19 km.