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L’Emilia Romagna è un importante regione italiana, situata tra la catena appenninica e il fiume Po, che lungo il suo lato orientale è bagnata dal mare Adriatico. La regione è in gran parte pianeggiante (47,8%), mentre il resto del territorio è equamente suddiviso tra colline (27,1/) e montagne (25,1%).
A nord gran parte del confine è segnato dal fiume Po, mentre a sud si alzano le montagne dell’Appennino, a sud-ovest quelle dell’Appennino Ligure, a sud l’Appennino Tosco-Emiliano, a sud-est l’Appennino Tosco-Romagnolo, in quest’area i collegamenti sono assicurati da numerosi e facili valichi come i passi della Cisa, del Cerreto, dell’Abetone, della Porretta, della Futa, della Raticosa, del Muraglione.
L’Appennino Tosco-Emiliano è la principale catena montuosa dell’Emilia Romagna, esso non raggiunge considerevoli altezze, e supera i duemila metri d’altitudine solo con il Monte Cimone (2165 metri), che è la montagna più alta della regione e di tutto l’Appennino Settentrionale.
Tra i fiumi, oltre al Po, il più lungo fiume italiano che segna per larghi tratti il confine con Veneto e Lombardia. Il Reno è l’unico fiume di una certa importanza che non è un affluente del Po e sbocca direttamente nel Mar Adriatico, mentre sono affluenti di destra del Po la Trebbia, il Taro, la Secchia e il Panaro. In Emilia Romagna si trovano anche le sorgenti del Tevere, anche se esse, in origine, facevano parte della Toscana, ma furono cedute all’Emilia Romagna nel 1923, assieme a gran parte della cosidetta Romagna Toscana, per volere di Mussolini.
Formata, come dice il doppio nome da due regioni storiche simili, ma diverse, rimaste divise fino all’avvento dell’unità d’Italia. La parte orientale, la Romagna, fece parte nel medioevo dell’Impero Bizantino, e successivamente, in gran parte, dello Stato Pontificio, e in misura minore del Granducato di Toscana, mentre il resto della regione fu per gran parte del periodo suddiviso in piccoli stati indipendenti.
Le principali città della regione si trovano quasi tutte lungo la via Emilia, un importante arteria di comunicazione, che comincia a Rimini e segue parallela la catena dell’Appennino. Lungo questa strada di origine romana, si trova il capoluogo dell’Emilia Romagna, Bologna, e le città di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Imola, Faenza, Forlì, Cesena e Rimini. Tra i capoluoghi di provincia solo Ferrara e Ravenna non si trovano lungo la via Emilia.
L’Emilia Romagna confina a nord con il Veneto e la Lombardia, a ovest con il Piemonte, a sud-ovest con la Liguria, a sud con la Toscana e a sud-est con le Marche e la Repubblica di San Marino.
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Emilia Romagna cosa vedere: le attrazioni turistiche
Per il turista, l’Emilia Romagna ha interessanti attrattive archeologiche nei suoi numerosi musei e negli scavi di Marzabotto, Veleia, Mevaniola, Russi, Monte Bibele e nei monumenti romani di Rimini.
Di altissimo interesse sono poi i monumenti e le basiliche bizantine di Ravenna (San Vitale, Sant’Apollinare in Classe). Le innumerevoli chiese e basiliche medievali sparse nella regione (duomo di Modena, duomo di Parma, abbazia di Pomposa, ecc.). Le rocche e i castelli (Canossa, Terra del Sole, Fontanellato, Torrechiara, ecc.).
Grandi attrattive turistiche hanno poi le principali città della regione come Bologna, Modena, Ravenna, Ferrara, Parma. Coloro che sono interessati nel paesaggio possono scegliere tra i parchi (Parco Nazionale di Campigna, Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano), e le numerose attrazioni naturalistiche (Valli di Comacchio, i Gessi Bolognesi, i Calanchi dell’Abbadessa, la Pietra di Bismantova, la pineta di Ravenna).
Una delle principali mete turistiche della regione è la costa adriatica, dove lungo la Riviera Romagnola si trovano centri balneari del calibro di Rimini, Riccione, Cattolica, Cérvia, Milano Marittima, Bellaria, Igea Marina, Cesenatico, Misano Adriatico. Altro motivo per un viaggio sono le tradizioni enogastronomiche dell’Emilia Romagna, tra i piatti tipici: le tagliatelle, le lasagne, i tortellini, la cotoletta alla bolognese. Tra i formaggi: il Parmigiano-Reggiano, il Grana Padano, lo squacquerone, la casatella, il Provolone Valpadana, il formaggio di fossa. Tra i salumi: la mortadella di Bologna, il prosciutto di Parma, il cotechino, lo zampone. Tra i vini: il Lambrusco, il Sangiovese di Romagna.
Tre sono i siti della regione che l’UNESCO ha inserito nella lista dei luoghi patrimonio mondiale dell’umanità:
- I primi monumenti cristiani di Ravenna: il Mausoleo di Galla Placidia, il Battistero Neoniano, la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, il Battistero Ariano, la Cappella Arcivescovile, il Mausoleo di Teodorico, la Chiesa di San Vitale e la Basilica di Sant’Apollinare in Classe (1996).
- La città di Ferrara e il Delta del Pò (1995).
- La Cattedrale, la Torre Civica e la Piazza Grande a Modena (1997).
Mentre altre 2 località sono in lista per essere iscritte:
- Il centro storico di Parma
- I portici di Bologna.