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El Hierro attrazioni turistiche: cosa visitare a El Hierro

La isola di El Hierro ha bellissimi paesaggi, terreni fertili e montagne coperte con pini, faggi giganti e ginepri (Juniperus phoenicea) chiamati localmente “sabinas”. Nell’isola si contano oltre un migliaio di crateri vulcanici, alcuni dei quali hanno forme inusuali, causate dalla pietrificazione della lava, queste curiose formazioni rocciose sono chiamate “lajiales” e costituiscono una curiosità del paesaggio dell’isola di El Hierro.

Il capoluogo dell’isola è il piccolo paese di Valverde, fatto di vie tortuose e in forte pendenza a causa della conformazione del terreno, è ricco di verde, con giardini e orti, da qui il nome di Valverde, le sue case disseminate tra il verde e il paesaggio che lo circonda lo fanno un luogo attrattivo da visitare.

Le distanze tra le località di interesse nell’isola non sono mai elevate, e in un giorno si possono fare diverse escursioni interessanti. Uno dei luoghi da non mancare è la Valle di El Golfo, dai due punti panoramici (miradores) di La Peña e di Jinama si hanno viste meravigliose su El Golfo, una depressione di origine vulcanica con ripide pareti rocciose che è ciò che resta di un antico cratere vulcanico.

Questo golfo si estende, lungo tutta la costa settentrionale, per oltre 14 km, tra Les Roques de Salmor e il mirador de El Rincón (Mirador de Bascos). In alcuni punti le pareti rocciose raggiungono altezze di 1 000 metri, in altri sono più gentili e ricoperte di vegetazione boschiva e punteggiate da casette bianche.

La strada che raggiunge El Golfo percorre dall’alto la cresta rocciosa e poi discende verso l’abitato di Frontera, situato al centro della concavità di El Golfo, è questo il centro della piccola area vinicola di El Hierro. All’estremità occidentale, nell’area di El Rincón, si trovano il Sabinar, con esemplari di ginepri (Juniperus phoenicea) chiamati localmente “sabinas”, la chiesa Ermita de la Virgen de los Reyes (1577) e il faro de La Dehesa, sulla punta de Orchilla.

Nell’area di Les Roques de Salmor vivono gli ultimi esemplari di una specie unica di lucertola preistorica, il Lagarto gigante de El Hierro, endemica dell’isola, creduto estinto, oggi ne restano circa 200 esemplari, molti dei quali si trovano nel Lagartario dell’isola.

La parte meridionale dell’isola, El Julan, è formata da terreno dedicato alla pastorizia, il suo paesaggio di colore del fuoco è formato da numerosi crateri vulcanici, qui il terreno discende rapidamente verso il mare, quest’area di mare grazie alla calma e tranquillità delle sue acque è chiamata “Mar de las Calmas”, le sue acque sembrano quelle di un grande lago, e sono adatte per la pesca e il relax.

Anche la parte orientale dell’isola, El Lajal, è formata da vari crateri vulcanici, nella zona di El Pinar si trovano estesi boschi di pini (Pino Canario) che si estendono fino alla punta meridionale dell’isola, dove si trova il piccolo villaggio di pescatori di Restinga. A nord di El Pinar, 1 070 metri d’altezza, si trova il famoso Mirador de Las Playas.

Altri luoghi di interesse dell’isola sono Tiñor, piccolo paese, a sud di Valverde, dove si trovava il “Garoé”, l’albero sacro dei Bimbaches, l’antica popolazione indigena dell’isola, che si dice avesse la proprietà di raccogliere l’acque delle nebbie, in questo luogo oggi restano parte delle canalizzazioni che i Bimbaches avevano costruito per raccogliere le acque prodotte dall’albero. Sabinosa, all’estremità occidentale di El Golfo è una località di villeggiatura dove si trova il cosidetto “Pozo de la Salud” sorgente di acque curative e medicinali, Sabinosa è anche il paese più occidentale della Spagna. A nord-est di Valverde si trova Tamaduste, una piscina naturale aperta verso il mare, con acqua calma e limpida. A sud di Valverde è il paese di Timijiraque con una piccola spiaggia di nera sabbia vulcanica (Playa de Timijiraque), altri luoghi adatti per la balneazione sono le Piscinas Naturales de La Maceta, nell’area di El Golfo.