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Cosa visitare in Istria: Le attrazioni più belle

In Istria il turismo è un importante attività. La combinazione di bellezze naturali e storiche e di una ricca eredità culturale fanno dell’Istria una rinomata meta turistica, e la principale destinazione della Croazia. La penisola istriana è famosa per il suo mare. La costa istriana si estende per oltre 500 km costellata di alcune piccole isole, come quelle dell’arcipelago di Brioni, oggi parco nazionale. Tra le cose da visitare in Istria ci sono le località di mare.

Molto sviluppate sono le offerte per il turismo balneare del litorale istriano, dove i centri di maggiore attrattiva sono Parenzo (Poreč), Rovigno (Rovinj), Orsera (Vrsar), Umago (Umag) e Abbazia (Opatija). Le più importanti città dell’Istria sono Pola, Parenzo, Rovigno e Pisino in Croazia; Capodistria e Pirano in Slovenia. Tutte queste cittadine presentano caratteristiche tipiche dei centri veneti. L’Istria è stata fin dal XIV secolo territorio della Repubblica di Venezia, a cui rimase legata fino al 1797. Ancora oggi il linguaggio veneto è conosciuto e parlato dalla popolazione locale.

ANTICHI BORGHI STORICI

Tra le cose da visitare in Istria ci sono antichi borghi storici. Tra le cittadine più belle, in stile veneto, possiamo citare Rovigno, Parenzo, Cittanova, Valle d’Istria, Albona, Dignano, Sanvincenti (Svetvinčenat), e Orsera, oltre a Pirano e Capodistria, queste ultime due oggi in Slovenia. Interessante è anche la visita delle cittadine dell’interno, come Portole (Oprtalj), Montona (Motovun), Barbana (Barban), Albona (Labin), Pisino (Pazin), Pinguente (Buzet), Canfanaro (Kanfanar), Grisignana (Grožnjan), Colmo (Hum), Draguccio (Draguć) e la cittadina mineraria di Arsia (Raša), in puro stile novecento italiano.

In alcune di questi borghi sono tuttora visibili i segni dell’abbandono dovuto all’esodo delle popolazioni istriane di lingua e cultura italiana avvenuto dopo la seconda guerra mondiale, quando con la sconfitta, l’Italia, fu costretta a cedere l’Istria alla Yugoslavia. Ciò provocò l’esodo di circa 300,000 italiani che furono costretti ad abbandonare le loro case e i loro beni, dove avevano vissuto da sempre.

La regione istriana è ricca di resti romani e medievali. Tra i più importanti: l’Anfiteatro (Arena) e il Tempio di Augusto a Pola, i resti romani di Nesazio, il castello di Sanvincenti (Svetvinčenat) e le rovine di Duecastelli (Dvigrad). Infine l’Istria custodisce anche un sito dichiarato dall’UNESCO patrimonio mondiale dell’umanità: la Basilica Eufrasiana di Parenzo (Poreč), un capolavoro dell’arte bizantina ricco di meravigliosi mosaici.

Quando andare in Istria.

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