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La Bolivia (República de Bolivia) è una repubblica presidenziale situata nell’area centro-occidentale dell’America Meridionale. Il paese dalla sconfitta subita nella guerra contro il Cile alla fine dell’ottocento non ha più sbocchi al mare. Confina a nord e a est con il Brasile, a sud con il Paraguay e l’Argentina, a ovest con il Cile e il Perù.
Compresa tra il tropico del Capricorno e il 10° parallelo Sud, la Bolivia presenta una notevole diversità di paesaggi. Le aree occidentali sono caratterizzate dall’altopiano Boliviano e dalla cordigliera delle Ande. Mentre le aree orientali sono formate dalle pianure della foresta Amazzonica e del Chaco.
UN VASTO ALTOPIANO CIRCONDATO DALLE ANDE
L’altopiano Boliviano ha un altezza media di 3.700 metri ed è circondato dalla Cordigliera Occidentale, dalla Cordigliera Centrale e dalla Cordigliera Orientale. La Cordigliera Occidentale è una catena di montagne che si trova lungo il confine con il Cile. Qui si trova anche la montagna più alta del paese, il Nevado de Sajama che raggiunge i 6.542 metri. Mentre la Cordigliera Centrale, che a nord forma la Cordigliera Reale supera i 6.000 metri, con le cime dell’Illampu (6.485 metri) e dell’Illimani (6.322 metri).
L’altopiano della Bolivia è cosparso di bacini lacustri tra cui i laghi Poopó (2.800 kmq) e Titicaca (8.300 kmq). Quest’ultimo, diviso tra Bolivia e Perù, è situato a 3.810 metri d’altitudine, ed è il più grande lago dell’America meridionale e il lago navigabile più alto del mondo. Nella zona sud-occidentale dell’altopiano si trova anche il Salar de Uyuni, un enorme deserto di sale (12.000 kmq), situato a 3.650 metri di quota, che rappresenta la più grande distesa salata del mondo.
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LA PIANURA AMAZZONICA E IL CHACO BOLIVIANO
I tre quinti del territorio boliviano è formato dalle pianure della foresta Amazzonica e del Chaco. In queste aree si trovano i principali fiumi del paese, il Beni e il Mamoré, affluenti del Rio delle Amazzoni tramite il Madeira. Mentre il Pilcomayo, affluisce al Paraná tramite il fiume Paraguay.
UN’ECONOMIA MOLTO POVERA
La Bolivia è, per reddito pro-capite, uno dei più poveri paesi del Sud America. Questo dato contrasta con la grande ricchezza di risorse naturali presenti sul suo territorio. L’attività di estrazione mineraria è la risorsa principale della Bolivia, vi vengono estratti in gran quantità stagno (la Bolivia è tra i principali produttori al mondo), oro, argento, piombo, rame, bismuto, zinco, tungsteno, antimonio, gas naturale e petrolio.
Per il mercato interno importanti sono anche l’allevamento del bestiame (bovini, suini, ovini, volatili, lama e alpaca) e l’agricoltura (orzo, avena, patata, mais, riso, frumento, caffè, manioca, arance, banane, cotone). Ma la coltura più diffusa è quella della coca, largamente consumata dagli Indios, che rappresenta la fonte principale di reddito per gran parte della popolazione contadina. Notevoli le potenzialità turistiche del paese, grazie ai bellissimi paesaggi naturali degli altopiani andini, alle interessanti città coloniali, e alla ancora intatta cultura della popolazione indios.
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- Superficie: 1.098.581 kmq. (Arativo 2,2%, Prati e Pascoli 24,1%, Foreste e Boschi 52,8%, Incolto e Improduttivo 20,9%)
- Popolazione: 11.500.000 (agg. 2020) Amerindi 55%, Mestizos (discendenti di europei e amerindi) 30%, Europei 15%).
- Capitale: La Paz (amministrativa), Sucre (costituzionale e giudiziaria).
- Lingue: Lingue ufficiali sono lo spagnolo, l’aymará, il quechua. Parlato anche il Guaraní.
- Religione: Cattolica Romana 95%; Protestante 5%.
- Moneta: Boliviano (BOB)
- Fuso orario: -5 ore rispetto all’Italia (-6 ore quando in Italia vige l’ora legale). UTC -4 ore.
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