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Nei Caraibi meridionali, davanti alla costa del Venezuela, si trovano tre isole legate ai Paesi Bassi. Queste isole, sulla base della lettera iniziale del loro nome, sono anche dette isole ABC. La lettera A di questo gruppo di isole indica l’isola di Aruba. Le altre due lettere stanno ad indicare le isole di Bonaire e Curaçao. Delle tre isole, Aruba, è la più vicina alla costa venezuelana dalla quale dista meno di 30 chilometri.
L’isola turisticamente ha cinque punti di forza. In ordine sparso, il primo è il clima secco e caldo che ne fa un meta privilegiata in ogni periodo dell’anno. Aruba è anche fuori dall’area degli uragani che invece si abbattono su quasi tutte le altre isole dei Caraibi. Il secondo punto di forza è il mare e le spiagge dell’isola. Il terzo è la vegetazione semidesertica dell’interno dell’isola dove si trova il Parco Naturale Arikok.
Il quarto e il quinto punto di forza sono strettamente legati: la popolazione accogliente e ospitale, molto variegata, e la cucina dell’isola che rispecchia la varietà della popolazione. Tra i piatti tipici della cucina isolana: il Bolo Preto (torta locale), il Keshi Yena (stufato di formaggio), il Pastechi (pasta frolla ripiena) e il Funchi (la versione arubana della polenta). Il tutto in un quadro molto ampio di offerta alberghiera: nell’isola troverete hotel di grande lusso e boutique hotel, appartamenti e meravigliose ville private.
LE SPIAGGE
Nell’immaginario collettivo Aruba indica mare azzurro e spiagge di sabbia bianca. Le spiagge di Aruba sono tutte pubbliche e liberamente accessibili. Le due spiagge più belle dell’isola sono quelle di Eagle Beach e Palm Beach, tutte situate lungo la costa nord occidentale. Più a nord, lungo lo stesso tratto di costa ci sono le spiagge di Hadicurari, Arashi e Malmok.
Gli amanti delle immersioni troveranno oltre alle barriere di corallo incontaminate anche alcuni relitti di navi affascinanti. I due più famosi sono quelli del Pedernales e dell’Antilla che risalgono alla Seconda Guerra mondiale.
UN PARCO NAZIONALE COPRE IL 20% DELL’ISOLA
Il 20% del territorio dell’isola è protetto da un parco nazionale, il Parco Nazionale Arikok. Qui in un paesaggio semidesertico punteggiato dai cactus troverete archi naturali, grotte, pozze naturali e coste incontaminate.
La Costa Nord-Est è quella più selvaggia dell’isola, qui le strade sono sterrate, per cui per esplorarla interamente è necessario un fuoristrada. Qui troverete le Rovine della miniera d’oro di Bushiribana, il ponte naturale Baby Bridge, la selvaggia spiaggia di Andicuri, la piscina naturale di Conchi, le grotte Guadirikiri e Fontein e le spiagge di Boca Brins e Dos Playa. Nell’interno ci sono le formazioni rocciose di Casibari e di Ayo. Mentre all’estremità meridionale dell’isola ci sono la spiaggia selvaggia di Boca Grandi e, sull’altro lato, le più tranquille spiagge di Rodger’s Beach e Baby Beach.
UNA DESTINAZIONE IDEALE PER LE FAMIGLIE CON I BAMBINI
L’isola è anche una meta ideale per le famiglie con bambini. Alcune spiagge sono perfette anche per i bambini piccoli, come quelle di Baby Beach, Palm Beach e Arashi Beach. Non solo per i bambini, ma anche per gli adulti, un’altra visita da fare è quella alla Riserva delle Farfalle (Butterfly Farm), un giardino tropicale pieno di numerose e coloratissime specie diverse di farfalle. Anche la visita al Santuario degli Asini, mezzo di trasporto del passato dell’isola, può essere interessante.
Se visitate l’isola tra marzo e novembre potrete anche avere la fortuna di ammirare l’emozionante spettacolo della schiusa delle uova delle tartarughe marine. Aruba è uno dei luoghi di nidificazione per alcune specie di tartarughe. Se siete fortunati potrete osservarle lungo le spiagge di Eagle Beach, Boca Grandi e nell’Arikok National Park.
IL CAPOLUOGO DELL’ISOLA
Una visita all’isola non è completa senza che abbiate visitato la capitale Oranjestad, una cittadina in stile coloniale olandese. Qui si trovano edifici storici e case colorate di pastello tipiche dell’architettura dei caraibi olandesi. Tra gli edifici più interessanti la Town Hall, l’Hotel Colombia e il Fort Zoutman, edificato nel 1798. Nel forte si trova il Museo di Storia di Aruba. Un altro interessante museo è il Museo Archeologico.
FOLKLORE E PRODOTTI TIPICI
Per chi è interessato all’arte di strada il luogo da visitare è San
Nicolas. Qui troverete dei coloratissimi murales, realizzati da artisti di tutto il mondo. Tra le feste locali il posto d’onore ce l’ha il Carnevale. Con oltre un mese di festeggiamenti questa è infatti la festa più spettacolare di Aruba.
Tornando da Aruba, tra i prodotti da regalare ai vostri cari ci sono senz’altro quelli dell’artigianato locale. “Made in Aruba” è il logo che certifica che il prodotto è stato fatto interamente sull’isola. Tra i prodotti tipici ci sono i sigari (Aruhiba), il rum (Rum Palmera), la birra (Birra Balashi), l’aloe (Museo e fabbrica di Aloe) e le salse piccanti.
Una cosa interesante: l’acqua dl rubinetto di Aruba è potabile, nell’isola, infatti, esiste il più grande impianto di desalinizzazione dei Caraibi.
COME ARRIVARE
L’isola ha un importante aeroporto internazionale, il Queen Beatrix International Airport, che è ben collegato con numerose destinazioni dei Caraibi. Ci sono anche frequenti voli con il Nord America e il Sud America. Mentre dall’Europa ci sono voli dall’aeroporto di Amsterdam. Per chi proviene dall’Italia ci sono due possibilità: fare scalo ad Amsterdam e poi con KLM giungere ad Aruba, oppure fare scalo a Miami e poi arrivare ad Aruba con American Airlines.