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Romani in Provenza e lungo la valle del Rodano

La Provenza e la Valle del Rodano è la zona della Francia più ricca di testimonianze romane, vi si trovano monumenti imponenti come il maestoso Pont du Gard, gli anfiteatri di Nimes e Arles, aree archeologiche con templi, monumenti e rovine di grande fascino.

LIONE: Durante l’Impero Romano, Lione, fu la capitale della provincia romana della Gallia Lugdunensis, conosciuta ai Romani con il nome di Lugdunum, divenne una delle più importanti città dell’Impero Romano.

Oggi le rovine della città romana sono visibili sulla collina di Fourvière, vi si trovano il Teatro Antico, l’Odeon, il tempio di Cibele, i mausolei romani di Lione (tomba di Turbio), gli archi dell’acquedotto di Gier, le terme della rue des Farges e la fontana di Cibele. L’anfiteatro si trova invece ai piedi della collina della Croix-Rousse, dov’era, in epoca romana, la confluenza del Rodano e della Saona. Lione >>>

Molto bello e interessante è andare alla ricerca dei resti sparsi lungo 85 km dell’acquedotto romano del Gier (Aqueduc du Gier), che comincia dalle alture di Saint-Chamond nella Pilat, passando per Mornant, Orliénas, Chaponost, Sainte-Foy-lès-Lyon e termina a Lione.

VIENNE: Vienne nasce, in origine, come piccolo insediamento celtico sulla riva sinistra del Rodano, trenta km a sud dell’attuale Lione. La città storica di Vienne fu, invece, fondata da Giulio Cesare, nel 47 a.C. come colonia romana. La città fu chiamata sotto Augusto: “Colonia Julia Augusta Florentia Vienna”. Per dieci anni, tra il 259 e il 269 d.C., Vienne fu la capitale della Provincia Viennensis.

Nel 438 d.C. la tribù germanica dei Borgognoni, conquistò la città. Un secolo dopo, la città cadde sotto il controllo dei Franchi. In seguito, Carlo II, imperatore del Sacro Romano Impero, dette Vienne al re di Provenza. Nel 933, divenne parte del regno di Arles. Verso la fine del IX secolo, la città entrò a far parte del Sacro Romano Impero.

I numerosi monumenti romani testimonianze del passato storico di Vienne comprendono le seguenti rovine: un teatro (che poteva contenere più di 13000 spettatori), un acquedotto, il portico del Foro, la piramide sormontata su l’arco presso il sito del circo e il tempio romano di Augusto e Livia, che risale agli inizi del primo secolo d.C.

Tempio di Augusto e Livia: Il Tempio di Augusto e Livia si trova ancora quasi intatto nel centro della città, è circondato su tre lati da colonne. Criteri stilistici consentono di posizionare il primo periodo della sua costruzione negli anni 20-10 a.C. In quel momento il tempio era probabilmente stato dedicato all’imperatore. Più tardi la facciata e i due terzi del lato orientale dell’edificio furono ricostruiti, questa volta il tempio fu dedicato anche a Livia, moglie di Augusto, che morì nel 29 d.C. e fu divinizzata all’inizio del regno di Claudio.

Archi del Foro: Due archi massicci si trovano all’angolo del “Giardino archeologico di Cibele”. I due archi sono in sottile pietra calcarea importata dal sud della Francia. Questo edificio fu costruito durante il regno di Tiberio.

ORANGE: I monumenti romani più importanti di Orange sono il suo teatro e l’arco di trionfo. L’antico teatro romano di Orange, è uno dei teatri romani meglio conservati della Francia, la struttura ha una facciata che 103 metri di lunghezza e fu costruita nel I secolo d.C. L’arco romano di Orange fu costruito sotto il regno di Augusto, tra il 10 e il 25 d.C., è una testimonianza unica dell’arte romana dell’epoca augustea, vi si trovano bassorilievi che commemorano la Pax Romana. I due monumenti romani di Orange sono registrati dall’UNESCO come monumenti del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dal 1981. Orange >>>

VAISON LA ROMAINE: Nel I secolo a.C., i Romani arrivarono a Vasio e ne fecero una città federale (città alleata con Roma). Essi chiamrono la città “Vasio Vocontiorum”. La pianificazione della città fu iniziata con edifici agricoli, che in seguito crebbero in case di città, con la creazione di strade e la costruzione di grandi edifici pubblici, a partire dalla seconda metà del I secolo d.C. furono costruiti il teatro, il ponte, un acquedotto, e i bagni.

Teatro romano: Il Teatro risale al I secolo d.C., ed è un esempio di architettura imperiale. La struttura fu restaurata nel secolo III. Le sue dimensioni e la forma permettevano la presenza di 6 000 spettatori tutti a sedere.

La strada dei negozi, Villase: Questa magnifica strada è uno degli esempi più eclatanti di urbanistica romana di Vasio. Fatta da grandi pietre calcaree, la pavimentazione, costruita per il transito di carri trainati da cavalli, ha un enorme fogna sotto il pavimento. Sul lato occidentale, un percorso coperto dallo sbalzo degli edifici del primo piano faceva sì che i pedoni potessero camminare al riparo da intemperie.

Ponte romano: Questo vecchio ponte unisce il centro città e il borgo medievale sulla collina, fu costruito sulla roccia dove il fiume Ouvèze si restringe. Il ponte è costituito da un unico arco di 17 metri di lunghezza e 9 metri di larghezza, e costituisce uno dei principali monumenti della città. La costruzione risale alla fine del I secolo d.C.

PONT DU GARD: Questo monumento è registrato, dal 1985, come un monumento che fa parte del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO. Il Pont du Gard è stato costruito nel I secolo d.C. per consentire all’acquedotto di Nîmes (che è quasi 50 km di lunghezza) di attraversare il fiume Gard. Il ponte che è alto 49 metri, fu costruito dai Romani su tre livelli, il livello più lungo misura 275 metri.

La struttura ha un’altezza di 49 metri, ed è composta da tre ordini sovrapposti di arcate, che diventano più stretti procedendo verso l’alto. Il primo livello è di 6 metri di spessore, 22 metri di altezza e 142 metri di lunghezza, ed è composto da 6 archi. Il secondo livello è di 4 metri di spessore, 20 metri di altezza e 242 metri di lunghezza, ed è composto da 11 archi. Il terzo livello, è 3 metri di spessore, 7 metri di altezza, e collega le due estremità del pianoro su una lunghezza di 275 metri, i suoi 47 archi sostengono il canale dove scorre l’acqua. Sul suo primo livello, passa una strada e nella parte superiore del terzo livello, un condotto d’acqua, che è 1,8 metri di altezza e 1,2 metri di larghezza ed ha una pendenza del 0,4 per cento.

L’obiettivo dell’acquedotto era quello di portare l’acqua tramite canali e tubazioni che si estendevano su un totale di 50 km dalle abbondanti acque sorgive del fiume Eure alla torre dell’acqua (Castellum) di Nîmes. Il Pont du Gard è la parte più spettacolare dell’acquedotto costruito dai Romani nel primo secolo dopo Cristo che portava acqua alla città di Nîmes. La costruzione dell’acquedotto di Nîmes fu un’opera di costruzione importante che durò circa 15 anni, tra il 40 e il 60 d.C., sotto gli imperatori Claudio e Nerone.

Danneggiato durante le invasioni barbariche, l’acquedotto cessò di funzionare nel IX secolo. In seguito fu usato solo come ponte per l’attraversamento del fiume Gard. A partire dal 1743 ha operato come un ponte stradale. I blocchi di pietra più grandi pesano vicino alle 6 tonnellate. L’acquedotto sfrutta le acque della sorgente di Eure, nei pressi di Uzès. Esso si apriva la strada per quasi 50 km, costeggiando le colline o passandogli attraverso per mezzo di canali sotterranei, attraversando le valli attraverso costruzioni aeree.

Nella campagna circostante ci sono ancora resti dell’acquedotto, dei sentieri segnalati in tutta l’area del Pont du Gard permetteranno di scoprirli. Tra la partenza (sorgente dell’Eure a Uzès (Gard) 71,25 metri) e il punto di arrivo (Castellum, rue de la Lampèze a Nîmes 58,95 metri) delle acque, la differenza di altezza è di appena 12 metri, questo porta ad una pendenza media di 24 cm / km oppure a 0,24 mm / metro.

NIMES: La colonia romana di Nemausus fu fondata nel 28 a.C. nei pressi di un villaggio celtico, che presto ne vene assorbito. La città si sviluppò, sostituendo Narbonne come la capitale della Gallia Narbonense. Nel 16 a.C. furono costruite le mura della città, diverse porte sono ancora visibili, ciascuna costruita in tempi diversi, e che sostituirono la piccola porta originale. Nîmes è stata una delle più grandi città della Gallia, quando divenne una colonia romana. La popolazione crebbe rapidamente fino a raggiungere circa 20.000 abitanti, ciò era dovuto anche alla sua posizione sulla Via Domitia, la principale strada romana tra il nord Italia e la Spagna. Il nome originale era romano: “Colonia Julia Augusta Nemausus Volcarum Aremecorum”.

Maison Carrée: La Maison Carrée fu donata da Agrippa per commemorare i nipoti di Augusto, Gaio e Lucio Cesare. Fu costruita attorno al 16 a.C. Oggi, l’edificio è un museo, e contiene una imponente statua di Apollo.

L’Anfiteatro: Considerato uno degli anfiteatri meglio conservati del mondo romano, è ancora oggi utilizzato. Fu costruito intorno al I secolo d.C. ed aveva una capienza di 21.000 spettatori. Esso misura 133 metri di lunghezza e 101 metri di larghezza, la sua facciata è alta 21 metri, formata da due livelli di 60 arcate ciascuno.

ARLES: Arles fu fondata nell’età del bronzo come un insediamento celtico e più tardi divenne una colonia greca. Nota ai romani come “Arelate”, nel 46 a.C. la città si schierò con Giulio Cesare durante l’assedio di Marsiglia. In premio, la città ottenne lo status di colonia romana. Cesare insediò in questa città molti dei suoi veterani, e Arles divenne una delle più importanti colonie romane della Gallia. Arles era situata lungo la Via Domitia, la strada principale tra Italia e Spagna, e nel sito del primo ponte sul fiume Rodano.

Arles è un ottimo esempio di città romana che si è adattata al periodo medievale. La città ha imponenti monumenti romani, tra cui i più conosciuti sono l’arena, il teatro romano e il criptoportico (gallerie sotterranee), tutti edificati nel I secolo a.C. Durante il IV secolo d.C. Arles sperimentò una seconda età dell’oro, come attestano le terme di Costantino e la necropoli di Alyscamps. Nei secoli XI e XII, Arles, ancora una volta divenne una delle città più belle del medioevo. All’interno delle mura cittadine, la chiesa di Saint-Trophime, con il suo chiostro, è uno dei monumenti romanici più importanti della Provenza. Arles ha 7 monumenti registrati dal 1981 dall’UNESCO come Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Anfiteatro Romano: L’Anfiteatro romano è probabilmente l’attrazione turistica più importante di Arles. La struttura, che risale al I secolo a.C. (fu costruita intorno all’anno 90 d.C.) misura 136 metri di lunghezza e 107 metri di larghezza, ed è composta da 120 archi. L’anfiteatro era capace di ospitare oltre 20.000 spettatori, ed è stato costruito per fornire intrattenimento in forma di corse dei carri e sanguinose battaglie corpo a corpo. Durante il Medioevo, l’edificio divenne una fortezza, all’epoca vi erano due cappelle e 212 case tra le sue mura.

SAINT RÉMY DE PROVENCE: St. Rémy de Provence, l’antica città romana di “Glanum”, è situata in pianura al margine settentrionale delle Alpilles, 20 km a sud di Avignone. I primi segni stabili di occupazione umana della zona datano dal primo millennio a.C., come è stato recentemente dimostrato dal ritrovamento di un insediamento fortificato risalente all’Età del Ferro. In epoca greca, Glanum ebbe il doppio ruolo di centro religioso e commerciale, un ruolo che è fu rafforzato dalla conquista romana. La città romana, era piena di templi, paalzzi, fori, e altri monumenti. Solo due splendidi monumenti sono ancora in buone condizioni: l’Arco di Trionfo e il Mausoleo.

Arco di Trionfo: Questo è il più antico arco romano della regione narbonensis, esso risale al 20 d.C. La maggior parte della sua parte superiore è scomparsa. Ma l’arco è tuttora decorato con squisiti rilievi che illustrano la conquista della Gallia da parte di Cesare.

Mausoleo di Glaunum (Mausolée des Jules): Si tratta di un monumento funerario particolarmente ben conservato risalente al 30-20 a.C. La struttura fu costruita dalla famiglia Giulia (discendenti di una importante famiglia romana) in onore di loro padre e di loro nonno. Il monumento è formato da una base rettangolare, con quattro lati magnificamente scolpiti, sormontata da una doppia entrata trionfale in cima alla quale si erge un piccolo tempio rotondo con colonne e un tetto piramidale che ripara le due persone a cui questo eccezionale monumento è stato dedicato.