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Albi: la città dai mattoni rossi

Albi (circa 50.000 abitanti) è una cittadina della Francia meridionale, nella regione francese del Midi-Pirenei, capoluogo del dipartimento del Tarn, sorta al limite sud-occidentale del Massiccio Centrale, lungo le rive del fiume Tarn a 75 km a nord-est di Tolosa. Albi, nel 2010, è stata inserita nella lista dei luoghi patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.

Albi è il centro più importante della regione storica dell’Albigeois, la città fu fondata in epoca Romana con il nome di Albiga (Civitas Albigensium), ma in quest’epoca rimase un modesto insediamento. Albi si sviluppò a partire dall’XI secolo, con la costruzione del Pont Vieux sul Tarn, divenendo un ricco centro commerciale grazie anche ai pedaggi per l’utilizzo del ponte.

Nel XIII secolo le lotte di religione che imperversarono in Francia colpirono anche Albi dove forte era il movimento dei Catari, eretici del XII e XIII secolo, che erano chiamati anche Albigesi dal nome da questa città. Albi fu annessa alla Francia nel 1229, e tra il 1450 e il 1560 conobbe un nuovo periodo di prosperità grazie alla coltivazione del Guado (Isatis tinctoria), una pianta dalle cui foglie viene estratto il colorante blu utilizzato, un tempo, per la tintura della stoffa.

L’architettura rinascimentale della città mostra la ricchezza dei mercanti di tintura del tempo. Albi è la città natale del pittore Henri de Toulouse-Lautrec, ed ospita un importante museo a lui dedicato, posto all’interno dell’antico Palazzo Vescovile (Palais de la Berbie).

LE ATTRAZIONI TURISTICHE: COSA VISITARE AD ALBI

La città medievale conserva pregevoli monumenti, costruiti per la maggior parte in mattoni rossi, tipici della zona, Albi è infatti, assieme a Tolosa (Toulouse) e Montauban, una delle capitali del mattone rosso (brique languedocienne). La città episcopale di Albi, nel 2010, è stata inserita nella lista dei siti patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.

Tra i principali monumenti della città sono la Cattedrale di St-Cécile, posta su un altura che domina il fiume Tarn, capolavoro dello stile gotico meridionale, una delle più grandi costruzioni in mattoni del mondo, iniziata nel 1282 fu terminata nel 1480, essa è caratterizzata dal forte contrasto tra l’austero esterno e la ricca e sontuosa decorazione interna. Notevoli sono: il Portale del XIV secolo opera di Domenico di Firenze (Dominique de Florence); il Campanile del XV secolo alto 78 metri; il Baldacchino della porta d’ingresso del XVI secolo; gli affreschi della volta, risalenti al XVI secolo, eseguiti da artisti del rinascimento italiano; l’enorme dipinto del Giudizio Universale (1474-1484); la parete divisoria tra la navata e il coro presenta una bellissima decorazione in stile gotico Flamboyant (gotico fiammeggiante), ornata da statuaria policrome; infine l’organo del XVIII secolo, opera di Christophe Moucherel.

Accanto alla cattedrale si trova l’antico Palazzo Vescovile (Palais de la Berbie), oggi sede del famoso museo dedicato al pittore Henry Toulouse-Lautrec, l’edificio, costruito come sede arcivescovile nei secoli XIII e XIV, è una specie di fortezza, con un imponente torrione quadrangolare; al suo interno oltre al museo sono da ammirare i giardini alla francese del XVII secolo, dai quali si ha una magnifica vista sul fiume.

Tra le altre attrazioni della città da segnalare il Ponte Vecchio (Pont Vieux) risalente all’XI secolo, consiste in 8 arcate di una lunghezza complessiva di 151 metri. Tra i numerosi palazzi mercantili rinascimentali l’Hôtel Reynès, l’Hôtel de Gorsse, e l’Hôtel de Rivière. La Collegiata di Saint-Salvi (Collégiale Saint-Salvi), è un altro interessante edificio religioso del XIII secolo, che presenta caratteristiche architettoniche che variano dal romanico al gotico. Tra le strutture più recenti interessanti sono i cosiddetti Mulini Albigesi (Moulins Albigeois) del XIX secolo e il Mercato Coperto (Marché Couvert) dei primi anni del XX secolo.

MUSEI: Sono due i musei principali della città: il Museo Toulouse-Lautrec e il Museo Lapérouse. Il Museo Toulouse-Lautrec (Musée Toulouse-Lautrec), ospitato all’interno dell’antico Palazzo Vescovile (Palais de la Berbie), è dedicato al famoso pittore impressionista, nativo di Albi, Henri de Toulouse-Lautrec, con oltre 1 000 dipinti e disegni, ospita la più grande collezione al mondo di opere dell’artista. Il Museo Lapérouse (Musée Lapérouse), è dedicato al celebre esploratore francese, Jean François de Galaup Lapérouse, originario di Albi. Il museo ripercorre la storia della sua spedizione terminata tragicamente nel 1788 nelle acque dell’isola di Vanikoro nelle Isole Salomone. Altri musei della cittadina sono il Museo di Arte Sacra del Tesoro della Cattedrale (Trésor de la Cathédrale) e La Maison du Vieil Alby, dedicato alla storia locale.

IL CLIMA DI ALBI: QUANDO ANDARE AD ALBI

La città di Albi si trova nella parte meridionale della Francia, lungo la valle del fiume Tarn, a sud del Massiccio Centrale. Il clima di Albi è temperato caldo, con primavere ed autunni miti e piovosi, estati calde ma non troppo secche, ed inverni freddi.

Le temperature minime medie variano tra i 15,2°C di luglio e agosto e gli 1,3°C di gennaio, l’estate presenta temperature miti con temperature medie massime attorno ai 24°C/28°C. Il mese con la temperatura media massima più alta è quello di luglio con 27,9°C.

La media annuale delle precipitazioni è di circa 760 mm, esse sono abbastanza ben distribuite in ogni mese dell’anno, i mesi più piovosi sono quelli primaverili, tra aprile e giugno. Il mese più secco è il mese di luglio. I giorni di pioggia sono 106 in un anno, mentre le ore di sole oltre 2.000. La neve cade mediamente per circa 10 giorni all’anno, mentre la nebbia è presente in circa 40 giorni all’anno.

QUANDO ANDARE AD ALBI

Il miglior periodo per una visita di Albi sono i mesi tra aprile e settembre.