This post is also available in: English
Città situata al centro della Dalmazia, appartenne all’Italia tra il 1918 e il 1943. La parte antica di Zara / Zadar è affascinante per i suoi monumenti storici. La chiesa di San Donato (St. Donat), è il simbolo della città, mentre il Museo Archeologico (fondato nel 1830) è uno dei più importanti della Croazia.
LA STORIA
La città divenne un municipio romano nel 59 a.C., e nel 48 a.C. una colonia di cittadini romani. Dopo la caduta dell’Impero Romano all’inizio del VII secolo, fu la capitale della provincia bizantina della Dalmazia. All’inizio del IX secolo fu occupata dai Franchi e nel 812 fu restituita a Bisanzio.
Zara fu sotto la Repubblica di Venezia tra il 1111-1154, poi tra il 1160-1183 e nel 1202. Passò poi al regno di Ungheria-Croazia, e poi sotto quello di Ladislao di Napoli, che nel 1409 vendè Zara a Venezia. Quando all’inizio del XVI secolo i Turchi conquistarono la zona attorno a Zara, la città divenne un importante avamposto militare, commerciale ed amministrativo di Venezia in Adriatico, fu la capitale amministrativa della Dalmazia veneta ed un importante centro culturale.
Dopo la caduta di Venezia (1797) con il trattato di Campoformio, Zara fu ceduta all’Austria e sotto il dominio austriaco rimase fino al 1918, eccetto per il periodo di occupazione francese (1805-1813). Durante tutto questo tempo Zara rimase la capitale della Dalmazia.
Alla fine della prima guerra mondiale, il 4 Novembre 1918, la città fu occupata dalle truppe italiane. Dopo la guerra, con il trattato di Rapallo (1920), Zara fu ceduta all’Italia. La città rimase sotto l’amministrazione italiana fino al 31 ottobre 1944, fu poi occupata dai partigiani di Tito e poi ceduta alla Yugoslavia. Durante la seconda guerra mondiale Zara fu bombardata 54 volte dalle forze aeree alleate e più del 90 % dei suoi abitanti lasciarono la città per l’Italia.
Il centro storico di Zara / Zadar, nonostante le immani distruzioni subite durante la seconda guerra mondiale, merita una visita approfondita per i suoi monumenti storici e per l’eredità culturale che racchiude. Vediamo allora cosa visitare a Zara.
COSA VISITARE A ZARA: LA PIAZZA DEI SIGNORI
Dopo aver lasciato la macchina lungo il canale Luka Jazine, si giunge alla città vecchia attraverso un ponte e la Porta del Conte o Porta Nuova. Proseguendo dritto entriamo nella bella Piazza dei Signori (Narodni Trg) dove sono interessanti edifici in stile veneziano tra cui, a destra, la Loggia della Gran Guardia, che fu costruita nel 1562 da Gian Girolamo Sanmicheli, ed è sormontata da una torre dell’orologio (1562-1798).
A sinistra è invece la Loggia di Città (Gradska Loza) che fu costruita nel 1565 da Gian Girolamo Sanmicheli come tribunale cittadino. Su un altro lato della piazza è il palazzo municipale, che fu costruito nel 1936 durante l’amministrazione italiana. Sulla sua facciata sono i rilievi che rappresentano le città dalmate.
LA CHIESA DI SAN SIMEONE
Proseguendo a sinistra giungiamo alla chiesa di San Simeone (Sv. Sime), a tre navate che custodisce le reliquie del santo. L’opera più pregevole custodita in questa chiesa è l’Arca di San Simeone, in argento, opera di Fr. di Antonio da Sesto di Milano (1377-1380). Proseguendo si giunge alla Colonna Romana e alla Piazza dei Cinque Pozzi (trg Pet Bunara) la cui cisterna fu realizzata da Gian Girolamo Sammicheli nel 1575, siamo qui in corrispondenza del grande Bastione Grimani. Merita una visita la stupenda Porta di Terraferma edificata nel 1543 su disegno di Michele Sammicheli, con un enorme leone veneto sopra l’arco centrale. A destra della porta è la Fossa (Fosa), piccolo porto per le barche e il Bastione Cittadella (1574).
COSA VISITARE A ZARA: LA PIAZZA DELLE ERBE
Puntiamo adesso verso la Piazza delle Erbe (Zeleni Trg) lungo la strada meritano una sosta il monastero Domenicano (Sv. Dominik) e il Palazzo Nassi. Giunti alla Piazza delle Erbe sulla destra è la bella chiesa di Santa Maria (Sv. Marija), fondata nell’XI secolo e ricostrita nel XVI secolo, il monastero adiacente, al cui interno è un importante museo di arte sacra, e la chiesa furono severamente danneggiati durante la seconda guerra mondiale.
LA CHIESA DI SAN DONATO
Da qui si apre la Piazza delle Erbe (Zeleni Trg) con resti archeologici disseminati un pò ovunque, ma la vista è subito attratta dal campanile della Cattedrale (la cui facciata è sul lato opposto) e dalla chiesa di San Donato (St. Donat) che è il simbolo della città, ed il suo più rimarchevole monumento. L’edificio è nel primo stile bizantino e fu costruita all’inizio del IX secolo, ha una pianta circolare e una perfetta acustica, attualmente viene a volte utilizzata come auditorium. La chiesa fu così nominata in onore del vescovo Donato del IX secolo, che viene creduto essere stato il suo edificatore. La chiesa fa adesso parte del complesso episcopale. Sempre nella piazza è il Museo Archeologico (fondato nel 1830) che è uno dei più importanti della Croazia.
LA CATTEDRALE
Giungiamo poi alla Cattedrale di Santa Anastasia (Sv. Stosija), che è senza dubbio una delle cose da visitare a Zara. Questa chiesa era in origine una vecchia basilica cristiana sui resti della quale, nel XIII secolo, fu edificata una nuova chiesa romanica. Molto bella è la facciata del 1324, divisa in tre campi con frontone triangolare, con un bel rosone e un occhio, l’interno è a tre navate. Il campanile della cattedrale fu costruito tra il 1452 e il 1892.
Nella parte nord della città sono da visitare il Convento di San Francesco (Sv. Frane) e la Chiesa della Madonna della Salute (Gospa od Zdravlja). Non lontano dalla Cattedrale è la Chiesa di Sv. Krševan (San Crisogono), che fu costruita sul luogo di una vecchia chiesa del X secolo e consacrata nel 1175. Dalla chiesa si raggiunge la Porta Marina (Vrata Sv. Krsevana) costruita nel 1573, cha ha inglobato i resti di un arco romano.
This post is also available in: English